GLI ESPERTI DI CAI PUNTANO SUI CONTRATTI DI PROTEZIONE.
23 Gennaio 2025 – Ieri pomeriggio si è tenuto presso il Consorzio di Bonifica in Viale Venezia 27 a Portogruaro, un convegno organizzato da Coldiretti Venezia, dedicato al tema "Mercato dei Cereali: Prospettive per le Semine". L’evento ha registrato un'ottima affluenza di agricoltori, testimoniando l'alto interesse per le dinamiche del settore cerealicolo, in un contesto sempre più difficile e complesso.
Il direttore di Coldiretti Venezia, Giovanni Pasquali, ha aperto i lavori presentando alla platea una panoramica dell’andamento cerealicolo internazionale. “Non è solo il cambiamento climatico a mettere a dura prova i nostri agricoltori- spiega Pasquali- ma l’andamento dei mercati finanziari internazionali che dettano i valori di riferimento per i cereali”.
Si evidenzia come nel 2024 la produzione di cereali in Europa sia stata influenzata negativamente dalle avverse condizioni meteorologiche diversificate: mentre il centro-ovest del continente ha subito abbondanti piogge, il centro-est ha affrontato una preoccupante siccità, portando a una diminuzione significativa della produzione e ad una scarsa qualità del prodotto. Nonostante ci si aspettasse un aumento dei prezzi, il mercato ha mostrato un'abbondante offerta globale con il risultato nefasto sui prezzi oltremodo bassi, sotto i costi di produzione, con la conseguente delusione e difficoltà dei nostri agricoltori. Se nel 2022 il prezzo del grano tenero si aggirava intorno ai 40€ a quintale, nel 2024 il prezzo era letteralmente dimezzato.
Le previsioni per il 2025 prospettano una riduzione delle produzioni di grano in Europa, con un rallentamento dell'export russo, bilanciato però dall'aumento della produzione in Brasile, India, Stati Uniti e Cina.
Per quanto riguarda il mais, ci si aspetta una raccolta abbondante in Brasile, ma un calo in Argentina a causa della siccità, con ancora prospettive poco rosee sui prezzi.
Situazioni diversificate caratterizzano il mercato dell’orzo, con produzioni in diminuzione in Germania e Francia, ma in crescita in Spagna, Danimarca e Polonia.
L’intervento di Andrea Pegoraro, presidente di Coldiretti Portogruaro, ha messo in luce le difficoltà affrontate dagli agricoltori nell'ultima annata cerealicola, segnate proprio dagli andamenti climatici avversi e le condizioni di mercato sfavorevoli.
A dare una voce positiva con delle possibili soluzioni di fronte allo scenario descritto, sono stati gli esperti del Consorzio Agrario d’Italia, che al compimento di cinque anni di attività hanno illustrato la forza della rete CAI, la più grande piattaforma nazionale con oltre 1 miliardo di euro di ricavi annui e più di 20.000 soci. Paolo Crepaldi, coordinatore della rete CAI per il nord-est, ha sottolineato l’importanza di un collocamento efficiente delle produzioni agricole nazionali. “ L’obiettivo di CAI è quello di garantire il più alto reddito costante e omogeneo raggiungibile con una pianificazione concreta” ha auspicato Crepaldi.
Carlo Citroni, esperto CAI di trading, ha consigliato agli agricoltori di organizzarsi anticipatamente con contratti di protezione per ottimizzare la vendita dei prodotti.
Mentre il tecnico Giacomo Stocco, dell’ufficio cereali di CAI ha parlato dell'importanza dei contratti di filiera con percorsi diversificati che garantiscono un collocamento del prodotto.
Durante il convegno è stato dedicato spazio all’intervento di Andrea Vincenzi, responsabile CAA di Coldiretti Veneto, che ha evidenziato i nuovi adempimenti derivanti dalla Politica Agricola Comune (PAC), tra cui la tenuta del Quaderno di Campagna Digitale passaggio che spaventa molto gli agricoltori, per la complessità burocratica.
La presidente di Coldiretti Venezia, Tiziana Favaretto, ha concluso il convegno riaffermando l’impegno dell'organizzazione a fianco degli agricoltori, pronti a sostenerli nelle sfide quotidiane e a valorizzare il loro prezioso lavoro.