25 Settembre 2025
MALTEMPO IN PROVINCIA DI ROVIGO, ANCORA DANNI ALLE CAMPAGNE

MALTEMPO IN PROVINCIA DI ROVIGO, ANCORA DANNI ALLE CAMPAGNE.
Badia e Trecenta tra le più colpite, ma anche Giacciano e Porto Tolle.
Salvan, Coldiretti: "Eventi imprevedibili, l'assicurazione 
e la gestione del territorio sono l'unico strumento di difesa”

 

Il maltempo ha colpito la provincia di Rovigo. Un nuovo fronte temporalesco ha investito la nostra provincia, con particolare intensità in alcuni territori, nel tardo pomeriggio di ieri (23 settembre).

La zona più colpita, sia dal punto di vista pluviometrico che dall’intensità dell’evento climatico, è stata quella tra Badia Polesine, Giacciano con Baruchella e Trecenta dove i millimetri caduti sono andati oltre i 200 in un’ora. Particolarmente provato dal maltempo anche il territorio di Porto Tolle. La pioggia è proseguita con diverse intensità anche durante la notte. All’acqua si è aggiunta anche la grandine sia a Badia che a Porto Tolle e Giacciano. Seguiranno nei prossimi giorni le stime dei danni da parte dei tecnici Coldiretti, colpite le colture quali soia, riso, frutteto e orticole a pieno campo.

Resta una certezza: per le aziende agricole l’assicurazione rappresenta, anche in questo caso, una soluzione irrinunciabile. “Assicurarsi è diventato fondamentale – spiega il presidente di Coldiretti Rovigo e Veneto Carlo Salvan – specie negli ultimi anni, con i cambiamenti climatici che portano ad eventi di straordinaria violenza e frequenza. In campagna, laddove possibile, possiamo dotarci di sistema di difesa come le reti antigrandine, ma in campo aperto l'unica soluzione è gestire il rischio e dotarsi di copertura assicurativa. Proprio per questo ad inizio anno abbiamo manifestato a Verona per rendere lo strumento più agevole ed accessibile, e ancora oggi rimangono delle criticità che creano disaffezione da parte degli agricoltori. Le istituzioni e la politica devono essere al nostro fianco in questo percorso se vogliono dare una risposta concreta ad eventi che non colpiscono solo l'azienda agricola, ma anche tutta la filiera che ne consegue".

“A questo – aggiunge Salvan - dobbiamo aggiungere la gestione del territorio, strategica per sopportare questi eventi climatici estremi: la pioggia scesa a Badia in nemmeno due ore è il quantitativo di 3 o 4 mesi normali. Per questo dobbiamo ripensare, assieme ad enti locali e consorzi di bonifica, a come gestire queste grandi masse d'acqua. Per questo servono investimenti e risorse importanti, regionali e nazionali, per consentire l'adattamento climatico, sia per il mondo agricolo che per quello urbano e produttivo in senso ampio. Temi che porteremo all'attenzione della politica e delle istituzioni anche nelle prossime settimane ai candidati alla regione: sono temi per noi imprescindibili e per i quali chiediamo impegni concreti”.

 

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