19 Dicembre 2025
COLDIRETTI TREVISO A BRUXELLES: LA MISURA È COLMA!

Polegato, Pres. Coldiretti Treviso: “No all’Europa che annienta l’agricoltura e la sovranità alimentare”

Bruxelles 18 dicembre 2025 -Il taglio di 90 miliardi di euro alla Politica Agricola Comune mette a rischio la sicurezza alimentare dell’Unione Europea e il futuro di milioni di agricoltori e le garanzie alla dieta di milioni di consumatori. È la denuncia lanciata da Coldiretti nel corso della grande mobilitazione pacifica a Bruxelles, dove migliaia di agricoltori provenienti da tutta Europa hanno gridato: “Non è questa l’Europa che vogliamo”. Presenti anche una cinquantina di imprenditori trevigiani guidati da Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso.

Per salvare l’agricoltura europea e garantire cibo sano e sicuro a oltre 400 milioni di cittadini, occorre allontanare i tecnocrati che stanno guidando l’Unione Europea verso una deriva ideologica e autocratica, sempre più distante dai territori e dai bisogni reali delle comunità agricole.

“La presidente Von der Leyen sta portando avanti una strategia irresponsabile che colpisce al cuore l’agricoltura europea e penalizza in modo pesantissimo anche il Veneto e la nostra Marca trevigiana – dichiara Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – Tagliare le risorse della Pac per dirottarle su altre voci di spesa significa minare la sovranità alimentare, aumentare la dipendenza dalle importazioni e mettere a rischio la salute dei cittadini. Senza agricoltori non c’è cibo, senza cibo non c’è futuro”.

La riduzione del 25% dei fondi Pac e la loro confluenza in un Fondo Unico Agricolo rappresentano una minaccia concreta soprattutto per i giovani agricoltori, per le aree rurali e per le aziende che operano nel rispetto di elevati standard ambientali, sanitari e sociali. Per l’Italia il taglio ammonta a 9 miliardi di euro, che diventano 90 miliardi se si considera l’intera Unione Europea.

“Mentre Stati Uniti, Cina e grandi potenze mondiali investono sull’agricoltura come settore strategico, l’Europa sceglie di smantellare il proprio sistema produttivo – prosegue Polegato –. Così si favorisce l’ingresso di prodotti stranieri che non rispettano le nostre stesse regole su pesticidi, ambiente e diritti dei lavoratori, come nel caso del Mercosur. Questo non è libero scambio, è concorrenza sleale”.

Coldiretti ribadisce la necessità di un’Europa diversa: più coraggiosa, meno burocratica e realmente vicina ai cittadini. Un’Europa che difenda il ruolo dell’agricoltura, garantisca reddito agli agricoltori, investa nelle filiere locali e promuova la trasparenza attraverso l’etichettatura obbligatoria di origine.

“Siamo europeisti convinti – conclude Polegato – ma questa Europa deve cambiare rotta. Servono risorse certe per la Pac, reciprocità negli accordi commerciali e rispetto per chi ogni giorno lavora nei campi custodendo territorio, ambiente e identità. Contro i contadini non si governa”.

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